venerdì 19 dicembre 2008

Sanità. Vinta una battaglia, ma la guerra rischia di continuare. Taglio posti letto dimezzato in tutta la Sicilia, 22 in meno nell'ennese

Notizie fresche da Palermo sulla sanità. Sono buone? Forse si, forse no. Ieri finalmente è giunta una notizia che farebbe sperare in meglio: l'assessore Russo ha firmato il decreto di rimodulazione della rete ospedaliera siciliana e l'ha passato alla commissione sanità dell'ARS per il necessario parere. La commissione si è riunita ieri mattina 17 dicembre per visionare e discutere i criteri da adottare per rendere operativo il piano. La commissione ha dato il via libero al decreto con alcune precisazioni. Si sa, dall’esame dei criteri in nostro possesso che il piano Russo è diventato un ibrido e potrebbe chiamarsi Russo-Lagalla poiché non prevede più quel taglio smisurato di posti-letto che tutti conoscevamo, ma la metà: da 5700 a 2574. Di buono c'è che la provincia di Enna verrà a perdere complessivamente appena 29 posti.
Appresa la notizia e acquisito il testo del decreto, si sono riuniti d’urgenza alla sala delle Luci l’Assessore alla Sanità Innocenzo Di Carlo, il Coordinatore dell’Osservatorio Ospedaliero Sebastiano Arena, i Consiglieri Edoardo Lotario e Carmelo Gagliano, tutti del tavolo tecnico, per esaminare il piano e valutare le conseguenze per il nostro ospedale. Non ci sarà da cantare vittoria troppo presto, ma da vigilare, poiché i colpi di coda saranno sempre in agguato. Pensiamo questo perché l’assessore Russo ha voluto mantenere nel piano una norma che gli dà la possibilità di tagliare in futuro altri posti-letto. Questa postilla mantiene acceso il dibattito politico in quanto Pdl e Udc pensano che vada contro le intese già siglate. Sappiamo che la norma è rimasta nel decreto, ma l’assessore non potrà attuarla in futuro se prima non passerà dall’ARS. Anche la mappa degli ospedali e dei reparti dovrà passare dall’ARS. Un’altra novità sta nel fatto che finalmente si è provveduto a distinguere tra piano di rientro e riforma della sanità. Di questa se ne dovrà parlare in commissione a partire dal 7 gennaio 2008.
Una delle cose positive è che l’assessore prevede nel piano l’attivazione, in ogni provincia, della conferenza dei sindaci per poter “calare” i numeri nelle realtà locali. Ci sarà tempo nella prossima primavera fino al massimo limite del 31 marzo, giorno in cui tutto il piano dovrà essere attivato. Per quanto riguarda la provincia di Enna, abbiamo visionato il decreto che l’assessore ha inviato alla Commissione Sanità ed abbiamo scoperto che il taglio si riduce a 22 posti-letti negli ospedali pubblici e 7 nel privato con un totale di riduzione di 29 p.l. Il numero complessivo di posti dunque dovrebbe attestarsi a 738 a cui si aggiungerebbero 303 posti per riabilitazione e lungodegenza. Troppa grazia se si considera che neppure prima di questa crisi in provincia erano stati attivati tutti questi posti. Ci sarà dunque, e finalmente, la possibilità di rivedere il maldigerito SOIEN di Iudica, anche se potremmo aspettarci - ecco i pericoli - la solita ostinatezza del manager che tenderà ad ammassare posti a Enna e Nicosia piuttosto che a Piazza Armerina e Leonforte. Da questo momento non ha alcuna ragione per farlo. Bisognerà tenere alto l’allarme su questo aspetto, specialmente quando il provvedimento sarà discusso dettagliatamente all’ARS. Per quanto ci riguarda bisognerà al più presto discutere un po’ più serenamente, col Direttore generale dell’Ausl, di queste ultime novità. Sebastiano Arena

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo