mercoledì 3 luglio 2013

Piazza Armerina. Mattia assessorre al posto di Picicuto che si è dimesso: "Troppi impegni di lavoro"

Angelo Picicuto
PIAZZA ARMERINA. Primo colpo di scena nella formazione della squadra di governo guidata dal nuovo sindaco Filippo Miroddi. L’assessore designato Angelo Picicuto si è dimesso con una lettera inviata al sindaco Miroddi prima ancora del suo insediamento e della sua nomina ufficiale. Al suo posto il primo cittadino ha nominato come assessore e vicesindaco Giuseppe Mattia, leader del gruppo Patto per la Città, una delle due liste civiche che costituiscono la nuova maggioranza politica i assemblea. Nella lettera di dimissioni, firmata e consegnata al nuovo inquilino di Sala delle Luci, il geologo Picicuto parla nella sostanza di troppi impegni di lavoro non in grado di conciliarsi con l’attività di amministratore, rinnova la sua stima al primo cittadino e spiega le ragioni che lo hanno portato fin dal primo turno ad accettare la designazione di assessore per supportare la proposta politica di Miroddi. “Mi aveva già manifestato... questo tipo di difficoltà, avevamo cercato di sostenerlo e incoraggiarlo ad andare avanti, ma devo prendere atto della sua decisione e rispettarla”, ha sottolineato il sindaco Miroddi dal palazzo comunale. Nei giorni scorsi il Patto per la Città, la creatura politico-elettorale di Mattia, aveva rivendicato la carica di vicesindaco ed erano cominciate a circolare con insistenza voci relative ad un possibile ingresso nella squadra di governo dello stesso Mattia, ex esponente dell’Mpa, ex assessore provinciale, il quale nel 2008 perse al ballottaggio per una settantina di voti proprio con il sindaco uscente Carmelo Nigrelli. La lettera di dimissioni dai toni pacati e sereni del geologo Picicuto copre in realtà uno scenario politico diverso? Uno scenario nel quale lo stesso Mattia e il suo gruppo avrebbero rivendicato il ruolo assessoriale dopo l’affermazione elettorale. “Non vi è e non vi è stato alcun contrasto politico con Picicuto”, chiarisce Mattia, uscendo da Sala delle Luci. Insomma sarebbe stato lo stesso Picicuto a farsi da parte per ragioni personali e lavorative e non Mattia a sgomitare per un posto in giunta. Versione confermata dallo stesso sindaco Miroddi. La questione potrebbe essere già oggetto della richiesta di un chiarimento politico in consiglio da parte delle opposizioni, non troppo convinte dalla versione ufficiale. Ieri nel primo pomeriggio, intanto, la prima riunione di giunta alla Sala delle Luci, presenti i nuovi assessori Ornella Monasteri, Filippo Sammarco, Giuseppe Mattia, Luigi Bascetta e il sindaco Miroddi. Riunione alla quale potrebbe seguire l’assegnazione delle deleghe ai singoli amministratori. I cinque amministratori giureranno in modo ufficiale davanti al consiglio comunale il prossimo 12 luglio alle 17, prima seduta pubblica dell’aula, convocata dal consigliere più votato Francesco Alberghina, con la verifica preliminare delle eventuali condizioni di ineleggibilità e incompatibilità e poi i primi due importanti passaggi politici per la maggioranza con cui verificare fin da subito la tenuta politica: l’elezione del presidente e del vicepresidente dell’aula. La seconda carica dell’aula non è escluso possa andare alla minoranza. Roberto Palermo Giornale di Sicilia 3 luglio 2013

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo