In riferimento
alle dichiarazioni rese dal Dott. La Porta, nella qualità di segretario della
sezione del Pd piazzese, riportate sulla stampa del 07.10.2013 e dell’ing. Nigrelli, sindaco del Comune di Piazza
Armerina e riportate su Facebook, al
fine di non fare violenza alla verità, alla decenza ed al decoro, è opportuno
fare delle precisazioni.
Prioritariamente va chiarito che il
numero delle unità del personale operativo, cinquantaquattro, coincide con il numero
del personale operativo dipendente della SIET (ditta che per conto delle Amministrazioni
piazzesi ha svolto il servizio per molti
anni nel Comune) al 31.07.2007, data del
passaggio del servizio all’ATO EN1 per il tramite di Sicilia Ambiente S.p.A. e che tale numero è stato mantenuto costante
nel tempo, a prescindere dalle ragioni di interruzioni del rapporto di lavoro
che nel tempo si sono avute, per
esplicita richiesta delle
amministrazioni piazzesi.
Quanto alle nove unità di personale
tecnico – amministrativo va ricordato che esse rappresentano “la dote” in quota parte riferibile alle
azioni societarie possedute dal Comune di Piazza Armerina in EnnaEuno S.p.A.,
pari al 10,6%; infatti, così come
chiarito dal Dott. Marco Lupo, Dirigente Generale di Dipartimento Regionale
Acqua e Rifiuti, con nota prot. n. 35664 del 13.09.2013 il Comune di Piazza
Armerina “nel transito nella SRR Caltanissetta
Provincia Sud porterà in dote il personale attribuito in quota parte”.
Il fatto lamentato che i 2/3 siano piazzesi rappresenta la
logica conseguenza del peso decisionale assunto dal Comune di Piazza Armerina
all’interno della Società EnnaEuno S.p.A., seconda solo al peso societario
posseduto dal Comune di Enna. E’
opportuno ricordare che, fino al 2010,
dei tre dirigenti di EnnaEuno S.p.A. due erano piazzesi e certo non per
volontà delle altre amministrazioni socie di EnnaEuno (ricordare la genesi
della società ai “benpensanti” appare
superfluo oltre che inopportuno).
Rimaniamo
del tutto basiti quando l’ex sindaco
Nigrelli, a giustificazione di una presunta economicità, mette a confronto i costi del servizio proposti dalla SRR CL 12
con il piano d’Ambito di Ennaeuno. Questo esercizio mistificatorio della verità
è sconcertante. Il sindaco Nigrelli sa che
il confronto non può essere fatto tra elementi disomogenei; lo sa perché
è stato amministratore, lo sa soprattutto perché è un tecnico, peraltro
capace e stimato. Pertanto, mettere a confronto il costo del servizio proposto
dalla SSR CL 12, pari ad € 5.214.431,2 con il Piano d’Ambito proposto da
EnnaEuno S.p.A., è tecnicamente improponibile. Nel Piano
d’Ambito, per sua stessa definizione, sono considerati gli investimenti
(CCR, mezzi, attrezzature, etc.) necessari per svolgere il servizio in linea
con i parametri normativi nell’ottica di un orizzonte temporale di almeno un
quinquennio. Ci risulta, infatti, che la gara predisposta dalla SRR CL 12, e
poi sospesa dall’attuale amministrazione piazzese, prevedeva la gestione del
servizio per un tempo molto limitato, nelle more della redazione del Piano
d’Ambito e la successiva gara che affiderà il servizio per un arco temporale
maggiore.
Per
correttezza, i suddetti costi vanno, pertanto, paragonati a quelli sostenuti da
EnnaEuno nell’anno 2012, come da progetto di bilancio già approvato e quindi
definitivi, di circa € 3.566.833,68 oltre iva (circa € 3.923.517,05 iva compresa) ovvero a
quelli previsti per l’anno 2013, e trasmessi al Comune con nota prot. 7686/13/S
del 20.06.2013, di € 3.644.943,02 oltre iva (€ 4.009.437,32 iva compresa) e
omnicomprensivi di tutti i costi, compreso lo smaltimento in discarica e
soprattutto dei 15 lavoratori. Costo, quest’ultimo, che non sembrerebbe trovare
copertura nei piano di € 5.214.431,2
proposto dalla SSR CL 12., e che, conseguentemente, ad esso va assommato lievitando i costi del
servizio, con buona pace della tanto sbandierata economicità del servizio
stesso. Non sorprende, quindi, che l’Amministrazione Armerina, così come si
legge negli articoli di stampa, non può sostenere i costi così rideterminati “senza
correre il rischio di rendere insostenibili per i nostri concittadini i costi per la raccolta dei rifiuti”.
Se
tutto ciò è vero, come sembrerebbe, al Comune di Piazza Armerina, tanto proteso
alla ricerca della economicità del servizio, va ascritto un aumento del costo
pari a circa € 2.000.000,00, rispetto al costo ad oggi sostenuto con Ennaeuno.
Resta da capire se il maggiore costo
possa, quantomeno, essere bilanciato da un servizio più efficace ed
efficiente. Così
come, sempre nella logica del confronto, sarebbe stato opportuno verificare
quale servizio la società Ennaeuno avrebbe
dato in termini di efficacia e di efficienza alle stesse condizioni economiche.
A
conclusione appare opportune introdurre un
elemento di riflessione e di chiarezza circa le strategie della società
e su chi tali strategie le ha, nel tempo, determinate. Riconoscere ed accettare,
come è nelle cose, che esse sono state determinate dall’Assemblea dei Soci (costituita
dai 20 sindaci della Provincia di Enna e dal Presidente della Provincia),
sarebbe già un atto di coerenza oltre che di onestà intellettuale; così come va
riconosciuto che il Sindaco di Piazza Armerina, con il suo peso societario
10,6%, avrebbe potuto influire in maniera quasi determinante sulle scelte
societarie e non soltanto nella determinazione delle assunzioni che oggi si
vorrebbero scaricare per andare nella SRR CL 12, e declinando ogni
responsabilità sulle decisioni passate.
Contestiamo
con fermezza quanto dichiarato dall’ing. Nigrelli circa l’assoluta incapacità
di gestione tecnica dell’EnnaEuno S.p.A., con riserva di azioni a tutela della
nostra immagine nelle sedi competenti, ricordando gli ottimi risultati di
percentuali di raccolta differenziata raggiunti da questa Società in tutte quelle realtà in cui si è riuscito a
fare “squadra” con le amministrazioni locali per pervenire ad obbiettivi comuni
(Regalbuto 58,62%, Calascibetta 43,26%, Troina 15,37%, Enna 9,52%)
Rassereniamo,
altresì, l’ex Sindaco sull’inesistenza di presunti accordi segreti ( sarebbe
stato opportuno esplicitarli del tutto ), anche perché è già sotto gli occhi di tutti chi ha lavorato contro la città.
Il Collegio di
Liquidazione