lunedì 7 luglio 2014

Piazza. Comune, aperto un fascicolo dalla Procura di Enna sulla revoca di una costituzione di parte civile in un processo per usura

La delibera del novembre 2013 che sarebbe
 finita nel mirino della Procura di Enna
La Procura di Enna avrebbe aperto un fascicolo sulla revoca della costituzione di parte civile del Comune di Piazza Armerina a un processo per usura in corso a Enna. L'inchiesta, coordinata dal procuratore Calogero Ferrotti, è stata delegata alla Questura di Enna.  La polizia avrebbe già interrogato alcuni testimoni. La storia è quella di un presunto caso di usura che ha visto come presunta vittima (i fatti devono ancora essere accertati al processo) un imprenditore della città dei mosaici. L'inchiesta fu condotta dalla Guardia di Finanza, dalla Squadra Mobile di Enna e dal Commissariato di Piazza Armerina.  A questo procedimento si era costituito parte civile anche il Comune di Piazza Armerina, salvo poi decidere di revocare la costituzione, alcuni mesi fa. E su quell'atto di revoca adesso si è puntata la lente d'ingrandimento degli investigatori. Non ci sarebbero per ora indagati. “È intendimento di questa amministrazione comunale non reiterare la costituzione di parte civile del Comune sul procedimento e soprattutto di perseguire fortemente l’obiettivo di riduzione delle spese  generali dell’ente”. Con questa motivazione la giunta comunale piazzese, il 5 novembre del 2013, approvava la delibera di rinuncia della costituzione di parte civile nel procedimento penale, ottenendo in questo modo un risparmio di spesa di mille euro. Era stata l’amministrazione precedente, quella guidata dal sindaco Carmelo Nigrelli, a costituirsi nel procedimento...
che vedeva vittime alcuni imprenditori locali, su segnalazione dell’associazione antiracket “Gaetano Giordano” di Gela, dando incarico all’avvocato Giuseppe Panebianco con provvedimento del 21 novembre 2012. Poi il legale, un anno dopo, il 28 ottobre 2013, aveva dichiarato di voler rinunciare all’incarico difensivo, comunicandolo al Comune e al Tribunale di Enna. Da qui la successiva decisione della giunta Miroddi di “non reiterare” la costituzione di parte civile per risparmiare sulle spese.  

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo