martedì 15 luglio 2014

Piazza. Consorzi, nasce comitato Pro Referendum: "Si dia la parola al popolo"

Di seguito la nota del nuovo comitato Pro Referendum:
E’ nato il comitato “Pro referendum” della città dei mosaici. Una cinquantina di persone di sono riunite ieri presso un hotel della città per dare vita al comitato “pro referendum” che ha lo scopo di convincere i consiglieri comunali della città a deliberare a favore del referendum popolare per l’adesione al consorzio di Catania. Del comitato fanno parte diverse realtà della società civile piazzese. “Il comitato - dice Salvo Alfarini consigliere comunale - non ha nessuna appartenenza politica, al punto che ne facciamo parte io, che sono stato eletto nella lista del Megafono, Renzo Amore candidato con una lista civica, Agostino Sella, candidato a sindaco del Movimento Cinque Stelle e Filippo Rausa che ha sostenuto Maurizio Prestifilippo. Il comitato vuole rappresentare gli interessi di tutti quei piazzesi che vogliono il diritto all’autodeterminazione scegliendo attraverso il referendum popolare il proprio destino”. Il comitato si riunirà nuovamente oggi presso l’hotel villa romana alle ore 18,30 “Il nostro obiettivo - dice Salvatore Murella - è quello di portare quanta più gente possibile al consiglio comunale. Vogliamo che i consiglieri capiscano che la città ha il diritto ad esprimersi a prescindere dal merito. E’ soprattutto una questione di metodo. I piazzesi vogliono il referendum. Saranno loro se vorranno restare con Enna o andare con Catania. Si sta consolidando sempre di più un’area importante che potrebbe portare Caltagirone a fare da comune capofila della Sicilia centrale. Infatti, con la nuova legge, non appena verrà istituita l’area metropolitana, Caltagirone rimarrà la realtà con il più alto numero di abitanti e potrà fare da comune capofila per i paesi viciniori tra cui Piazza Armerina. Questa decisione - conclude Murella - è troppo importante. Inciderà nella storia di questo territorio per i prossimi decenni e sarà importante per i nostri figli ed i nostri nipoti. Non c’è tempo per le chiacchiere. Il treno sta passando o lo prendiamo o lo perdiamo per sempre”.

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo