giovedì 10 luglio 2014

Piazza. Palio, raccolta fondi per finanziare la Giostra del Saraceno. Il Comune non paga e i quartieri si arrangiano da soli

Il Comune non paga da due anni e i quartieri decidono di arrangiarsi da soli. Si chiama “Scommessa per il Palio”, una raccolta di fondi avviata dai quattro comitati di quartiere in tutta la città per salvare il Palio e trovare i soldi per i rimborsi spesa dei 24 cavalieri della Giostra del Saraceno. Dal 10 al 21 luglio i volontari di Castellina, Monte, Canali, Casalotto passeranno al setaccio bar, negozi, supermercati, banche e artigiani della città per chiedere un contributo che andrà dai 5 ai 50 euro. Si va dai 5 euro degli artigiani ai 50 euro chiesti alle banche ed ogni donazione sarà registrata con tanto di ricevuta e timbro dei quartieri. Anche i privati cittadini potranno contribuire. All’origine dell’iniziativa il mancato pagamento dei rimborsi nel 2012 e nel 2013 ai cavalieri “giostranti”, la vera anima del Palio, impegnati nelle quattro prove di abilità a cavallo della Quintana del Saraceno contro il busto girevole in legno, all’arena del campo sportivo Sant’Ippolito. Spese veterinarie, certificazioni mediche e costi vivi legati al cavallo comportano ogni anno un investimento per alcune centinaia di euro a cavaliere.

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Dai rovi al museo

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Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

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Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

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In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

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Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

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Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo