giovedì 4 settembre 2014

Piazza. Referendum, Alfarini: "Ribilotta si arrampica sugli specchi"

Consigliere Salvatore Alfarini
Leggo che il consigliere Ribilotta pone questioni di legittimità in ordine alla consultazione referendaria; sinceramente non ho ben capito che cosa contesti: il referendum è confermativo, su questo non ci piove, dato che il quesito referendario  proposto ai cittadini invita a confermare o meno una decisione già presa dal Consiglio comunale, per cui non vedo come si possa definirlo consultivo. Ai soli fini organizzativi si utilizza il regolamento per il referendum consultivo approvato dal Consiglio comunale in conformità allo Statuto, che non prevede quello confermativo, poiché un referendum si organizza allo stesso modo qualunque sia la sua natura, confermativa o consultiva. Forse Ribilotta è caduto in confusione perché, per mero errore materiale, la prima determina sindacale n. 36/14 parlava di referendum consultivo, errore subito corretto con la successiva determina n. 40/14. Quanto al problema quorum, Ribilotta pensa forse di saperne di più di autorevoli costituzionalisti che, consultati sul punto, si sono espressi in senso nettamente contrario circa la sussistenza del quorum in un referendum confermativo. Anche sui costi del referendum ritengo che, alla fine, dovrà essere la regione a farsene carico rifondendo ai comuni la spesa sostenuta. In realtà, si vuole creare confusione, arrampicandosi sugli specchi pur di cercare disperatamente di bloccare un percorso ed una scelta alla quale la comunità piazzese attende da anni.

Nessun commento:

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo