domenica 21 giugno 2015

Piazza Armerina. "Ambizioni affaristico-clientelari di qualcuno". Di chi si parla?



"Auspichiamo questo deciso cambio di rotta affinchè si eviti che i mesi futuri siano la penosa eutanasia di un progetto politico che era partito con una forte matrice solidaristica (la nostra dedizione al popolo), e che invece si sta spegnendo sulle ambizioni affaristico-clientelari di qualcuno". La frase è dell'assessore Alessia Di Giorgio, oltre che del consigliere Picicuto, ed è stata appena diffusa alla stampa. Ma quel passaggio finale credo meriti un dovuto approfondimento da parte dell'amministratore: "...che invece si sta spegnendo sulle ambizioni affaristico-clientelari di qualcuno". L'assessore Di Giorgio fa riferimento al sindaco, a qualcuno dei suoi colleghi assessori, a qualche altro esponente dell'entourage del primo cittadino e di Sala delle Luci? E siccome il documento politico nel quale l'assessore Di Giorgio chiede l'azzeramento immediato della giunta, minacciando in caso contrario le proprie dimissioni a breve, è legato alla vicenda della possibile privatizzazione del cimitero Bellia, le accuse di "ambizioni affaristico-clientelari di qualcuno" fanno riferimento alla procedura in atto di Project Financing contro la quale la città sta per scendere in piazza? Se vi state tirando i piatti addosso, fateci capire con chiarezza chi butta i piatti e a chi, e anche perchè!!! La questione è solo politica o c'è materiale per i magistrati? A sentire le parole della Di Giorgio poco ci manca. L'implosione politica di Sala delle Luci è comunque in atto.

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo