sabato 20 giugno 2015

Piazza Armerina. Nuove regole contro il far west del volantinaggio selvaggio. Ma chi controllerà chi?


PIAZZA ARMERINA. Giro di vite contro il volantinaggio selvaggio? Da Sala delle Luci arrivano norme più rigide contro la pratica spesso da “far west” nella distribuzione del materiale promozionale commerciale. Addio ad affissioni sui pali, muri condominiali, cabine telefoniche e tronchi di alberi, addio ai depliant e volantini accantonati ovunque e poi trascinati dal vento in mezzo a strade e marciapiedi in quantità industriali? Almeno questo si augurano cittadini e comitati, anche se rimane come sempre il problema di chi controlla e chi e se sanziona. Questa è infatti la città del limite di velocità a 30 chilometri orari, ma avete mai visto un controllo sul rispetto di questo limite? Le nuove norme sono state approvate dalla giunta comunale con un regolamento di 12 articoli. Vediamo cosa prevede il nuovo testo esitato dal palazzo comunale. Intanto la distribuzione di volantini potrà avvenire tassativamente solo la mattina, tra le 8 e le 14. Servirà poi per le aziende che si affidano a questo consolidato e diffuso metodo di promozione commerciale presentare ogni volta un’istanza di autorizzazione da presentare al protocollo comunale almeno 10 giorni prima dell’inizio del...
volantinaggio. L’istanza dovrà essere indirizzata al settore Tributi. Se il Comune almeno 3 giorni prima dell’inizio del programmato volantinaggio non emette un diniego motivato l’autorizzazione si intende tacitamente rilasciata. Nella richiesta devono comparire le generalità e il codice fiscale del richiedente, una copia del documento di riconoscimento, il periodo dell’attività di distribuzione dei volantini, il numero di volantini, una copia del volantino allegata. Questi i divieti assoluti cui bisognerà adeguarsi: 1) no al getto di volantini a terra; 2) no all’abbandono di volantini lungo le strade; 3) no alla posa del materiale pubblicitario fuori dalle cassette postali o dagli appositi contenitori; 4) no alla collocazione dei volantini sui veicoli in sosta (di solito sotto il parabrezza delle auto, ora sarà vietato). In presenza di istanza incompleta o mancante a pagare sarà l’azienda, mentre in tutti gli altri casi a pagare sarà materialmente chi esegue il volantinaggio o l’affissione selvaggia. Se non si individua l’autore materiale delle violazioni a rispondere sarà comunque l’azienda. Le multe vanno da un minimo di 100 ad un massimo di 1000 euro. Il personale che farà volantinaggio in ogni caso dovrà essere munito dell’autorizzazione comunale. Cambierà qualcosa? 

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Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

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Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

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In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

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Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

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Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo