PIAZZA
ARMERINA. Il Palio dei Normanni, edizione numero 60, non si farà. I comitati di
quartiere, Monte, Casalotto, Castellina e Canali, dopo aver convocato la
stampa, hanno fatto sapere che alle condizioni attuali non parteciperanno alla
manifestazione con i loro figuranti e i cavalieri giostranti. Uno strappo
durissimo dovuto alla decisione dell’amministrazione comunale non solo di non
rispettare l’impegno di pagare i rimborsi ai cavalieri giostranti del 2012 e
2013, ancora non liquidati, ma di non prevedere alcun rimborso anche per l’edizione
di quest’anno. Stessa decisione da parte di Sala delle Luci per i rimborsi ai
figuranti che non arriveranno, ne per il passato e ne per il presente. “Dovranno
rispondere di questo a tutta la città, a queste condizioni noi non ci stiamo,
la riunione con un assessore come Giancarlo Giordani, che non sa neanche che i
cavalieri sono sei e non quattro, che si è presentato senza un piano
economico-finanziario per il Palio, senza un minimo di organizzazione avviata, ci
ha dimostrato come non possiamo essere disponibili ad impegnarci per queste
persone”, ha detto Massimo Di Seri, responsabile del comitato Castellina. L’assessore
Giordani in una nota ha fatto sapere da parte sua che la sessantesima edizione
del Palio “vedrà la partecipazione gratuita di tutti i figuranti e cavalieri”. Insomma
non ci sarebbero i soldi, dice l’amministratore, “stante per il perdurante
blocco del bilancio della Regione Siciliana”. Un cavaliere per prendere parte
al Palio affronta diverse spese vive, dai 180 euro per le calzature dei cavalli
ai 60 euro per la ferratura, passando per i 25 euro del certificato medico e ai
soldi per l’assicurazione. Da anni i cavalieri non ricevono alcun rimborso,
così come i figuranti. Ora i quartieri si sentono presi in giro, a causa di
promesse non mantenute. Il coordinatore generale del Palio, Germano Crocco, da
anni non nasconde il suo fortissimo malcontento per il mancato pagamento dei
figuranti. Lo stesso Crocco potrebbe dimettersi di fronte all’impossibilità di
far partire la macchina organizzativa. Anche perché senza comitati di quartieri
e cavalieri giostranti non si va da nessuna parte. E l’amministrazione, dopo la
Di Giorgio e il consigliere Picicuto, rischia adesso seriamente di perdere
anche il consigliere Laura Saffila, apertamente schierata con i comitati di
quartiere, come confermato dai presidenti dei comitati. La città rischia di
rimanere senza Palio, forse per la prima volta dopo decenni, un danno di
immagine ed economico fortissimo per una città già in grave difficoltà. Se il
Palio dovesse saltare per il sindaco Filippo Miroddi si aprirebbero le porte
delle dimissioni chieste a gran voce da tutta la città. Si tratterebbe di una
macchia politica talmente forte e incancellabile da far scattare il
commissariamento del governo cittadino. Ecco perché occorre che il primo
cittadino prenda subito la situazione in mano, trovando le somme per mettere
una toppa ad una situazione incandescente.